Alcune confutazioni alla tesi per cui i balli di gruppo sarebbero un momento di divertimento (per di più
aggregante).
Innanzitutto non sono “balli”: il termine indica chiaramente movimenti del corpo “a tempo di musica”, non aritmici scossoni prodotti, da fermi, sballottando le anche, dimenando le mani come se si fosse in mare e si chiedessero soccorsi e scalciando come se una serpe si accanisse affamata sui polpacci.
In secondo luogo questi pseudo-riti non sono affatto “di
gruppo”: ognuno balla da solo, nei balli di gruppo. Ci si guarda in gruppo,
questo sì, mentre si suda, provando a imitare chi dimostra un minimo di
coordinazione e soffermandosi incuriositi (nel bene e nel male, per carità) a
esaminare chi indugia con le dita su qualche pancia.
Innanzitutto non sono “balli”: il termine indica chiaramente movimenti del corpo “a tempo di musica”, non aritmici scossoni prodotti, da fermi, sballottando le anche, dimenando le mani come se si fosse in mare e si chiedessero soccorsi e scalciando come se una serpe si accanisse affamata sui polpacci.
ballo di gruppo per me si associa a latinoamericano. la morte civile insomma
RispondiEliminagià. ma forse il peggio si raggiunge quando partono i village people...
RispondiEliminabel blog, Francesco, ti seguo sempre volentieri.