martedì 9 aprile 2013

Il diavolo e l'acqua santa


Premessa: esiste la sinistra ideologica; esiste la sinistra dei partiti; esiste la sinistra della piazza (del forum?). Di quest’ultima provo ad analizzare umori e convinzioni, convinto del fatto che siano sempre più il risultato, decisamente posticcio, di una mescolanza indefinita di superficialità e bigottismo. Trovo piuttosto ingenua, ad esempio, l’indignazione di chi sbraita sulle “larghe intese” con Berlusconi. La giudico addirittura immorale quando mi accorgo che serve a presentare Matteo Renzi e i suoi come corrotti artefici di un malizioso ammiccamento tra destra e sinistra, anzi tra Berlusconi e sinistra. Non m’importa discutere se sia giusto o utile al Paese, o a una sua parte, far dialogare il diavolo e l’acqua santa. Soltanto mi sembra che i due l’abbiano già fatto, e pure di recente, e per un bel pezzo. Votando ad esempio le stesse leggi “lacrime e sangue” confezionate dal governo "tecnico". Nessuno si è scandalizzato della convergenza fra destra e sinistra su un programma condiviso, durante il governo Monti. Era una situazione d’emergenza, ti dicono. Come se non si dovesse distinguere fra destra e sinistra proprio nelle situazioni d’emergenza. O come se oggi, invece, l’emergenza sia passata. 

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