Premessa: esiste la sinistra ideologica; esiste la sinistra dei
partiti; esiste la sinistra della piazza (del forum?). Di quest’ultima provo ad
analizzare umori e convinzioni, convinto del fatto che siano sempre più il
risultato, decisamente posticcio, di una mescolanza indefinita di superficialità
e bigottismo. Trovo piuttosto ingenua, ad esempio, l’indignazione di chi
sbraita sulle “larghe intese” con Berlusconi. La giudico addirittura immorale quando
mi accorgo che serve a presentare Matteo Renzi e i suoi come corrotti artefici di un malizioso ammiccamento tra destra e
sinistra, anzi tra Berlusconi e sinistra. Non m’importa discutere se sia giusto
o utile al Paese, o a una sua parte, far dialogare il diavolo e l’acqua santa.
Soltanto mi sembra che i due l’abbiano già fatto, e pure di recente, e per un
bel pezzo. Votando ad esempio le stesse leggi “lacrime e sangue” confezionate
dal governo "tecnico". Nessuno si è scandalizzato della convergenza fra destra e
sinistra su un programma condiviso, durante il governo Monti. Era una
situazione d’emergenza, ti dicono. Come se non si dovesse distinguere fra
destra e sinistra proprio nelle situazioni d’emergenza. O come se oggi, invece,
l’emergenza sia passata.
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