mercoledì 1 maggio 2013

Recubans sub tegmine fagi

Ogni anno giuro a me stesso che sarà l'ultimo. Poi mi lascio puntualmente trascinare, per stare insieme ad amici che non vedo spesso e con i quali mi diverto sempre. Anche stavolta è stato così: partenza in tarda mattinata, abbigliamento "turistico", due o tre teli da stendere a terra, borsa a tracolla con dentro una selezione sbrigativa di pane e affettati, l'immancabile pallone. Tutto bello, tutto bene, soprattutto il percorso in macchina, coi suoi strascichi di urbana comodità.
Poi arrivi al parco e trovi una fiumana di gente che si riscopre bucolica una volta all'anno, esattamente come te. Ti fai strada tra decine di bambini che strillano, a piedi o in bici con mamma e papà. Involontariamente, finisci sulle traiettorie di insetti di tutte le specie, pronti a ronzarti intorno per ore, e ad appoggiarsi indolenti sulle tue gambe ignude, non appena ti sarai sdraiato in cerca di riposo!

D'accordo, io sono un caso particolare, patetico: tra le altre cose, non so stare seduto all'indiana, faccio una fatica indescrivibile a tenere quella posizione e quindi non mi rilasso affatto. Mangio quindi nervosamente; mi dà fastidio il sole in faccia; non ho caffè; l'acqua diventa presto calda; la birra, diventata calda, è imbevibile. Nel frattempo è scoppiata l'allergia, ho anche iniziato a sudare e starnutire; fili d'erba e briciole di pane mi camminano dappertutto.
No, io sono fatto per le distese di asfalto, cemento e mattoni.
Buon primo maggio.   

2 commenti:

  1. Ma se abbiamo distrutto i bambini!! Vale più di allergie e scomodità!

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    1. Giusto: il 7 contro 4 con i bambini di 8 anni è stato fenomenale. Come al solito mi hai regalato emozioni calcistiche indescrivibili; più di te ha saputo fare solo il nostro terzino sinistro di spinta, il Branco del XXI secolo: un rigore procurato e un autogoal.

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