sabato 9 marzo 2013

Una particolare "immunità" parlamentare...


Al momento solo uno scandalo (giudiziario?) ai danni di Grillo o di qualcuno del suo entourage potrebbe salvare destra e sinistra dall'impatto con una forza politica che altrimenti darà filo da torcere (nessuna metafora bersaniana potrebbe essere più azzeccata) per un bel po’. Comunque vadano le trattative per la formazione del governo, infatti, sarà un successo per Grillo. Se Pd e Pdl trovassero l’accordo, Grillo aspetterebbe pazientemente il ritorno alle urne per prendersi una vittoria ancora più clamorosa. Se invece il M5S sosterrà la coalizione Pd-Sel, certamente imporrà condizioni irrinunciabili e farà in modo da presentarsi, domani, al suo elettorato nelle vesti di chi ha dettato la linea. I media ci dicono che la base del Movimento Cinque Stelle sarebbe favorevole alla collaborazione con la sinistra, sul modello di quanto già avviene in Sicilia. Tra le file del blogger, insomma, ci sarebbe una minoranza “rivoluzionaria” e una maggioranza “riformista”. Dialogare a colpi di buone maniere con la sinistra potrebbe servire a pescare, in futuro, anche fra coloro che non se la sono sentita di concedere a Grillo l’onore della preferenza, e che però potrebbero cambiare idea se si convincessero che egli non è il sanguinario di cui parlano gli intellettuali chic in televisione, ma semplicemente un uomo di rottura concentrato sui contenuti e deciso a cambiare il paese. Insomma il “grillismo” ha espresso soltanto in parte il suo potenziale elettorale: a differenza di quanto avviene ai partiti tradizionali, però, sembra essere immune alla regola per cui se prendi a destra perdi a sinistra, e viceversa. 

2 commenti:

  1. Sono completamente d'accordo! :-)

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  2. Per tacere dell'appello lanciato dagli "intellettuali" di Repubblica agli "amici" del M5S: il più classico degli autogoal!

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