Nella scuola media in cui insegno quest’anno ci sono tre
terze, per un totale di 52 alunni. Di questi, soltanto cinque andranno al
liceo, meno del 10%. Noi docenti avevamo suggerito il percorso liceale a dodici studenti (meno di un quarto del totale), certi che avrebbero potuto frequentarlo con
successo. La maggior parte di essi ha preferito invece un percorso tecnico.
Il quadro può essere variamente interpretato: rispetto all'anno scorso, si registra un netto calo dell'appeal del liceo, considerato come istituzione in blocco, non cioè nei suoi specifici indirizzi.
I dati contraddicono inoltre la media nazionale: a Settembre, su 100 studenti 49 frequenteranno i licei, 31 i tecnici e 20 i professionali (fonte MIUR, vedi tabella).
I dati contraddicono inoltre la media nazionale: a Settembre, su 100 studenti 49 frequenteranno i licei, 31 i tecnici e 20 i professionali (fonte MIUR, vedi tabella).
A detta dei ragazzi, che riferiscono evidentemente ciò di
cui si parla a casa, sulla scelta ha influito moltissimo la paura del futuro: le difficoltà della famiglia
a sostenere le spese per l’Università e, soprattutto, le prospettive minime di
impiego che attendono chi esce dalle superiori con il diploma liceale e non
riesce, per qualche motivo, a proseguire gli studi. Nel paese di montagna dove
insegno quest’anno, insomma, la crisi è arrivata sui banchi di scuola.
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