La parola “disciplina” è l’unica per cui dovrebbe essere
vietata l’associazione con il punto esclamativo. E invece, in una delle aule
della scuola in cui lavoro, quotidianamente si consuma questo misfatto... linguistico: un cartellone colorato, posto appena sopra la cattedra, accoglie un perentorio invito alla “disciplina!”. L’hanno realizzato i ragazzini stessi
coi pennarelli, giusto per non farci sporcare le mani. Sono un convinto
sostenitore della necessità della disciplina in ogni processo formativo; eppure
ogni volta che mi siedo là sotto, tutto ciò che mi sforzo di fare per dare un
senso a questa parola si perde fra le note stonate dell’ora di musica.
Scusa se ci metto la politica, ma disciplina con il punto interrogativo, ha un leggero retrogusto fascista.
RispondiEliminaIn effetti anche senza punto esclamativo, ma scritto a caratteri cubitali sopra il professore mi fa lo stesso effetto... :-)